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(Archivio) IL NUDO E LA FIGURA dal 23 gennaio al 4 febbraio 2016

GALLERIA S.ANDREA via Cavestro 6, Parma_

L'associazione U.C.A.I. è lieta di presentare la mostra collettiva di sette suoi artisti dal tema

IL NUDO E LA FIGURA

con

PAOLO BOTTIONI
MARIANGELA CANFORINI
NARÌ CASELLI
FRANCA ORSI
RENZO RABBONI
ARNALDO ROSI
SAURO TESSONI

INAUGURAZIONE SABATO 23 GENNAIO ALLE ORE 17.00

presso

Galleria S.Andrea
via Cavestro 6,Parma

Dal 23 gennaio al 4 febbraio 2016

Aperta ad ingresso gratuito
da martedì a sabato 10-12 e 16-19
Domenica 16-19
lunedì chiusura

L'associazione UCAI è lieta di presentare una collettiva in cui sette artisti si sono uniti per un confronto, diversificato per tecniche, sul tema del Nudo e figura.


PAOLO BOTTIONI:
“… L’idea si completa lungo il suo farsi. In questa trascrizione sono i colori, le strutture, le scansioni di colore che creano il ritmo dell’intera opera, l’opera si completa quando il sentimento ( il colore ) viene espresso in modo completo. Solo allora l’opera, con i suoi accordi o contrasti, esprime una parte dei ricordi e si completa con nuove sensazioni e emozioni.”P.Bottioni



MARIANGELA CANFORINI:
“Le emozioni più intime e segrete sono violentemente proiettate ad animare i volti, a rendere irruenti ed irrefrenabili i gesti, in una essenzialità di scenografia, di vesti, di rimandi che sopprime ogni dettaglio inutile, tutto ciò che nasconde il corpo e la sua fisicità, perché è linguaggio sensibile, carnale che rimanda ogni gesto, ogni azione. Nelle opere di Mariangela Canforini è il corpo che parla, che racconta, che si impone mescolando comportamenti, movimenti, espressioni e sentimenti”. Marzio Dall'Acqua
NARÌ CASELLI:

“...un disegno pulito, un tratto sicuro ma morbido e sfumato, giocato in chiaroscuri ben resi nelle profondità prospettiche dei volumi in particolare nell'uso di matite, carboncino o sanguigna… antiche tecniche per gli studi preparatori dei maestri italiani o fiamminghi che in Narì Caselli diventano opera finita in cui ha saputo catturare uno sguardo o un gesto e riproporli con intensità …” Annalisa Mombelli



FRANCA ORSI:
Franca Orsi riesce ad imprimere al suo tratto quell'armonia di colori e di forme che solo la profonda conoscenza della tecnica a pastello e sanguigna possono trasmettere. Non desidera "discorrere" con il pubblico, ma accoglierli in un proprio mondo interiore che si palesa tramite una pacatezza ed una dolcezza che, anche nelle rappresentazioni più intense, ci fanno sentire ospiti rispettosi, ci guidano curiosi nel suo incanto personale” F. Moisè


RENZO RABBONI:
“...Sia i paesaggi che le figure sono concepiti con quella modalità che lo storico dell'arte austro-inglese Ernst H.Gombrich lega al "principio del testimone oculare", cioè al fatto che ogni artista cerca di inserire nel proprio quadro anche lo spettatore, suggerire la posizione chiave dalla quale guarderà l'opera. Rabboni fa partecipare l'osservatore all'opera succedendo uno spazio che si irraggia anche dietro a chi guarda, ovviamente facendolo riflettere nell'opera”. Marzio Dall'Acqua

ARNALDO ROSI:
“Prediligendo come soggetto la figura umana, l’attività pittorica è stata prevalentemente indirizzata all’esecuzione di nudi e ritratti. La naturale propensione per il disegno lo ha indotto a preferire la tecnica del pastello evolutasi poi in una sorta di pittura fra la tempera e l’encausto, che consisterebbe nel fissaggio a caldo, dei pigmenti puri in polvere, su un fondo (intonaco) di quarzo mescolato a colla…” A.Rosi

SAURO TESSONI:

“…è questo ordine, questo equilibrio a far credere all’incantesimo dell’immobilità, ma a ben vedere c’è sempre un assolo splendente, una deflagrazione solare, squillante. La pittura di Tessoni è il canto corale della vita in un’estate che sembra non finire mai: un inno alla gioia.”
Manuela Bartolotti