Renzo Rabboni

 
Renzo Rabboni è nato a Parma il 3 settembre 1938 da una modesta famiglia di origine contadina. Già da bambino dimostra la sua predisposizione per il disegno e il colore. Nelle classi superiori ama in particolare il latino e la storia e scopre i volumi d’arte, le monografie sugli artisti del Rinascimento, su maestri come Poussen, Delacroix, tra gli altri, amandoli a tal punto da copiare le loro opere per studiare la luce e la stesura dei colori. Deve iniziare a lavorare molto giovane, ma il desiderio di una più approfondita preparazione lo porta a seguire per un biennio i corsi serali di disegno e pittura tenuti dal prof. Scaccaglia e dal prof. Juri. Il lavoro lo opprime e riesce a dedicarsi alla pittura molto saltuariamente fino al febbraio 1960, allorché si licenzia e con un amico si trasferisce a Parigi., fermandosi a Montmartre, cogliendone vedute,frequentando il mondo delle gallerie e degli artisti. E’ proprio a Parigi che, invitato da un gallerista , espone per la prima volta in una collettiva. Vende diverse opere. L’amico torna in Italia , lasciandolo solo. Rabboni conosce un pittore tedesco espressionista e con lui si trasferisce in un primo tempo a Monaco di Baviera e poi a Zurigo. A Monaco si immerge nella cultura e nella pittura espressionista visitando musei, mostre studiando i maestri delle prime avanguardie ed i loro emuli. Torna in Italia nel 1964 per ragioni famigliari . Per un certo periodo abbandonerà la pittura , fino al 1972/1973 allorché riprende condizionato dall’ambiente locale , quasi iniziando da zero , come artista figurativo tradizionale. Sarà presente in concorsi e mostre fino agli anni “90” mentre la sua pittura viene evolvendosi e maturando. E’ la ricerca di un personale linguaggio in grado di esprimere la propria personalità che diventa centrale. Nel 1996 espone nella mostra Memorie rivisitate , presentata da Francesco Barocelli, alla quale seguirà nel 2000 Graffi di luce con testo di Marzio Dall’acqua alla galleria S.Andrea di Parma e nel 2004 alla Galleria dell’Annunziata, sempre con presentazione di Dall’Acqua il mistero del pittore e della modella.
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“...con il mutare delle stagioni Rabboni si rinnova,
muta pelle, entra sempre più segretamente nella
polpa del reale, ne scalza la scorza, inseguendo la
magia della luce che accarezza le cose, trasforman-
dole per distillarne l’anima segreta e la sottile poe-
sia sospesa. “
(Marzio Dell’ Acqua)


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